FAQ
Le domande più frequenti
si intendono le opere digital audio drammatiche o analoghe, digital storytelling, a carattere drammaturgico, narrativo, comprese le opere di genere intrattenimento e gli audio-articoli, basate su un’idea originale, anche come raccordo di materiali vari, preesistenti, multi-repertorio.
si intendono le opere audiovisive e le sequenze di immagini in movimento, ivi incluse tutte quelle specificate all’art. 2 della legge 14 novembre 2016, n. 220 (quali esemplificativamente: fiction, miniserie, documentari, sit-com, cartoni animati, video youtubers).
si intendono digital stories, testi narrativi nativi digitali e pubblicazioni di carattere giornalistico.
si intende un insieme composto principalmente da opere letterarie di carattere giornalistico, che può includere altre opere e materiali protetti, come fotografie e videogrammi e costituisce un singolo elemento all’interno di una pubblicazione periodica o regolarmente aggiornata, recante un titolo unico, quale un quotidiano, una rivista di interesse generale o specifico con la funzione di informare il pubblico su notizie, o altri argomenti, pubblicata su qualsiasi mezzo di comunicazione sotto l’iniziativa, la responsabilità editoriale e il controllo di un editore o di un’agenzia di stampa.
Le pubblicazioni periodiche a fini scientifici o accademici non sono considerate quali pubblicazioni di carattere giornalistico;
un prestatore di servizi della società̀ dell’informazione il cui scopo principale o uno dei principali scopi è quello di memorizzare e dare accesso al pubblico a grandi quantità̀ di opere protette dal diritto d’autore o altri materiali protetti caricati dai suoi utenti, che il servizio organizza e promuove normalmente a scopo di lucro.
Il diritto di sincronizzazione è la facoltà di abbinare un fonogramma audio ad una sequenza di immagini, al fine di creare un’opera audiovisiva.
La licenza di sincronizzazione si ottiene dall’autore e/o editore dell'opera che concede all'utilizzatore di incorporare l’audio a un lavoro audiovisivo, se si registra autonomamente un nuovo fonogramma.
Nel caso si utilizzi quello esistente, è necessario verificare se il titolare dei diritti del master coincide con l’Editore, altrimenti è necessario intermediare anche con il produttore e/o discografico per la musica.
Il diritto di sincronizzazione non compete alle Associazioni per la tutela del diritto d'autore, che possono però intermediarlo nel caso ricevano mandato ad hoc
S’intende la legge 22 aprile 1941 n. 633 e successive modificazioni, si può inserire l’hyperlink
si intende il decreto legislativo 8 novembre 2021 n. 177 “Attuazione della Direttiva (UE) 2019/790 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019 sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9 CE e 2001/29 CE.”
Si intende il decreto legislativo 15 marzo 2017 n. 35 “Attuazione della Direttiva 2014/26/UE sulla gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multi-territoriali per i diritti su opere musicali per l’uso online nel mercato interno” e successive modifiche e integrazioni
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è un'Autorità indipendente, istituita dalla legge 249 del 1997. Indipendenza e autonomia sono elementi costitutivi che ne caratterizzano l'attività e le deliberazioni.
I titolari dei diritti d’autore, in via originaria, sono gli autori in quanto creatori dell’opera.
L'articolo 25 LDA stabilisce che “i diritti di utilizzazione economica dell'opera durano tutta la vita dell'autore e sino al termine del settantesimo anno solare dopo la sua morte”, trascorso tale periodo l’opera cade in pubblico dominio (CC0).
Nel caso di opere create in collaborazione con altri autori, il termine del settantesimo anno, si calcola dalla morte dell’ultimo autore.
Si, l’opera caduta in pubblico dominio è liberamente utilizzabile senza chiedere specifiche autorizzazioni, purché si utilizzi sempre la versione originale e non successive elaborazioni.
Licensync amministra il diritto d’autore per i digital content. Vuoi iniziare a guadagnare dalle tue opere podcast, vodcast o dai tuoi articoli online?
Licensync concede le autorizzazioni e licenze d’uso per l'utilizzazione delle opere che amministra, riscuote i compensi per diritto d'autore e li ripartisce agli aventi diritto.
Iscrivendoti Licensync raccoglierà i proventi anche per te.
Licensync svolge la propria attività in Italia e sta concludendo accordi con le consorelle per la rappresentanza all’estero.
No, l'adesione a LICENSYNC è una scelta, libera e volontaria. L' autore può decidere di curare direttamente i rapporti con gli utilizzatori.
No, una volta iscritti non è richiesto alcun pagamento per il deposito delle opere. E’ possibile depositare anche l’opera inedita.
E’ prevista una quota sociale annuale che dal secondo anno, in caso di guadagno, viene scalata dai proventi.
Non esiste una definizione univoca per il Web 3.0, in quanto rappresenta un termine ombrello per descrivere la terza generazione dei servizi internet per siti e applicazioni web.
Nella sua definizione originale, il Web 3.0 è altrimenti noto come web semantico, o web intelligente, per via della sua configurazione data-driven, alimentata dai servizi cognitivi dell’Intelligenza Artificiale, secondo le intenzioni dello stesso Tim Berners-Lee, il creatore del World Wide Web, circa vent’anni fa.
Più recentemente, l’intenzione di trovare un’alternativa concreta al web attuale, fortemente centralizzato, ha dato luogo al Web3, i cui concetti non escludono ma si differenziano in maniera piuttosto evidente rispetto alla definizione originale del Web 3.0. Il Web3 è infatti stato coniato nel 2014 da Gavin Wood, fondatore di Polkadot, come web decentralizzato e basato su tecnologie come blockchain, crypto e NFT.
La nascita del web come lo intendiamo oggi viene universalmente attribuita a Tim Berners- Lee, ricercatore del CERN di Ginevra, a cui si deve il concept del WWW (World Wide Web), espresso attraverso tre tecnologie fondamentali: il linguaggio semi-strutturato HTML (HyperText Markup Language), l’URL o URI (Uniform Resource Identifier) e il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol).
Web 1.0: decentralizzato e rivoluzionario, ma limitato nell’interazione
Web 2.0: l’era dei social network e della centralizzazione di Facebook, Google e Amazon
Web 3.0: dal web semantico alla rinascita nel Web3
Metaverse è un termine coniato da Neal Stephenson nel libro cult cyberpunk “Snow Crash” (1992), descritto come realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.
Oggi rappresenta un cyberspazio, universo digitale, frutto di molteplici elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumenta alimentati dalle reti globali di comunicazione.
Non hai trovato la tua risposta? Hai altre domande? Inviaci un messaggio dal nostro modulo di contatto