Divieto di hate speech, rispetto dei diritti umani, trasparenza delle comunicazioni commerciali, tutela dei minori sono disposizioni applicabili, oggi, in maniera più incisiva, alla diffusione dei contenuti online, di cui sono destinatarie le piattaforme e gli utenti che creano e diffondono contenuti attraverso le stesse.
Diverse sono le fonti normative da cui discendono questi obblighi. Il Digital Service Act europeo entrato poi in vigore in Italia il 17 febbraio 2024, il Dgls n° 208/2021, Testo Unico per i Servizi Media Audiovisivi e Radiofonici (TUSMAR) e le linee guida AGCOM per gli Influencer pubblicate a gennaio 2024.
Cosa stabiliscono e a chi si rivolgono
Il Digital Service Act, per un ambiente sicuro, trasparente, prevedibile e affidabile, è la normativa rivolta alle piattaforme VLOP (Very Large Online Platforms), ai motori di ricerca VLOSE (Very Large Online Search Engines) con più di 45 milioni di utenti, insieme ai servizi di mere conduit ovvero trasporto, catching ovvero memorizzazione temporanea e hosting ovvero memorizzazione e riproduzione. Le piattaforme potenziando gli strumenti di contrasto ai contenuti illegali, discriminatori e violenti, devono garantire la trasparenza delle comunicazioni commerciali e tutelare i minori vietando pubblicità comportamentali.
Il Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi e Radiofonici (TUSMAR), stabilisce le regole per televisione, radio tradizionali e per le piattaforme di condivisione di contenuti. Nel Testo Unico, attualmente, sono presenti le piattaforme di condivisione di contenuti video e vengono intesi come programmi, i contenuti creati dagli utenti e caricati sulle piattaforme di condivisione video.
Con atto del governo n° 109 sottoposto a parere parlamentare a dicembre 2023, si richiede la modifica del comma 1 modifica l’articolo 1 del d.lgs. 208/2021 e, in particolare, la lettera a), nella quale si inserisce il richiamo ai servizi di condivisione di contenuti di anche solo audio o video e audio, al fine di ampliare l’ambito di applicazione dei principi generali a tutela degli utenti, relativi alla prestazione di servizi di media digitali audiovisivi e radiofonici e ai servizi di piattaforma contenuti nel testo unico dei servizi di media audiovisivi. Ricomprendere nei servizi di condivisione di contenuti anche quelli audio evidenzia l’opportunità di considerare i soggetti destinatari del Testo unico come creator.
Il creator, influencer che soddisfa i requisiti stabiliti dalle Linee Guida AGCOM, è equiparato a un fornitore di servizi media, per questo è titolare della responsabilità editoriale del palinsesto, l’insieme di contenuti programmati attraverso il proprio canale digital.
A seguito di una consultazione pubblica, che si è svolta a luglio 2023, alla quale Licensync ha partecipato in qualità di Organismo di tutela del diritto d’autore dei digital content vodcast, l’AGCOM ha redatto le Linee Guida per gli Influencer, pubblicate a gennaio 2024.
Chi sono gli influencer secondo le Linee guida AGCOM
Influencer: “vlogger”, “streamer”, “creator”, “uploader” che hanno il controllo sulla creazione, produzione o organizzazione di contenuti che informano, intrattengono o istruiscono e che costituiscono un’attività economica.
Per essere riconosciuti fornitori di servizi media, gli influencer devono svolgere l’attività in maniera continuativa e:
- raggiungere 1 milione di iscritti/follower, in sede di prima applicazione, risultanti dalla somma degli iscritti sulle piattaforme e dei social media su cui operano;
- aver pubblicato nell’anno precedente alla rilevazione almeno 24 contenuti aventi le caratteristiche definite dalle presenti Linee guida;
- aver superato almeno su una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio negli ultimi 6 mesi pari o superiore al 2%.
Quali sono gli obblighi previsti
- Divieto di apologia di reato e violenza
- Rispetto dei diritti umani
- Rispetto delle norme in tutela dei minori
- Rispetto delle norme e trasparenza in tema di comunicazioni commerciali
- Divieto di pubblicità occulta
- Azioni in contrasto alla disinformazione, verifica e indicazione delle fonti di informazione
Quali sono gli adempimenti burocratici previsti:
Secondo quanto previsto dalla normativa vigente i fornitori di servizi di media audiovisivi sono obbligati ad iscriversi al ROC, Registro Operatori della Comunicazione e se raggiungono un determinato fatturato annuo devono il contributo all’AGCOM.
Influencer Marketing
Attenzione particolare è rivolta dalle Linee guida all’influencer marketing che, come evidenziato dall’Agenzia stessa, è un fenomeno che si sta affermando considerevolmente. Rientrano nell’ecosistema dell’influencer marketing agenzie specializzate, agenzie di PR, centri media, agenzie creative, talent manager, reti multicanale MCN che svolgono per l’influencer attività di fornitura di servizi quali l’ampliamento del pubblico, la programmazione dei contenuti, la collaborazione con i creator, la gestione dei diritti digitali, la monetizzazione e la vendita di contenuti pubblicitari. Tali soggetti non rientrano nelle disposizioni delle Linee guida ma l’Autorità si riserva di valutare se farli rientrare.
Il tavolo tecnico i cui lavori sono partiti il 5 marzo 2024 è composto da associazioni di influencer, dai rappresentanti delle piattaforme per la condivisione di video, delle agenzie di influencer marketing, incluse agenzie di PR, centri media, agenzie creative, talent manager, reti multicanale (MCN).
L’obiettivo del tavolo è la definizione del codice di condotta per il rispetto delle linee guida, in particolare si discute di:
- segnalazione uniforme delle comunicazioni commerciali, tag e pubblicità
- trasparenza e riconoscibilità degli influencer
- segnalazioni all’AGCOM
Le attività del Tavolo tecnico relative all’adozione del codice di condotta e delle misure da applicare alla segnaletica saranno concluse entro 120 giorni e saranno oggetto di informativa periodica al Consiglio dell’Autorità.
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